Come funziona il "Conto Energia"?
Di seguito viene
rappresentato uno schema generale di massima di un impianto fotovoltaico per
chiarire meglio il funzionamento del conto energia.

L'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico viene convertita dall'inverter e
immessa nella rete locale a bassa tensione
Il primo contatore (contatore 1) posizionato dal gestore GSE a valle dell'inverter,
conteggia tutta l'energia prodotta dall'impianto riconoscendo al produttore, per
venti anni, a seconda della classe di appartenenza definita in base alla
potenza, delle tariffe incentivanti che variano al variare della tipologia di
impianto e della potenza; in particolare vengono distinte le seguenti tipologie
di impianto:
1.
Impianto non integrato
(es. impianto al suolo)
2.
Impianto parzialmente integrato
(es. impianti a tetto aderenti alla superficie della copertura)
3.
Impianto integrato
(es. pensiline con copertura costituita da moduli fotovoltaici)
La tabella di
seguito sintetizza il valore dell’incentivazione riconosciuta al variare della
potenza e della tipologia di impianto:
Potenza P (kW) |
Tipo Impianto |
|
Non integrato |
Parzialmente integrato |
Integrato |
1 ≤ P ≤ 3 |
0,384 |
0,422 |
0,470 |
3 < P ≤ 20 |
0,365 |
0,404 |
0,442 |
P > 20 |
0,346 |
0,384 |
0,422 |
L’energia prodotta viene ceduta al gestore locale (solitamente ENEL) e
conteggiata dal secondo contatore (contatore 2) che rileva i KWh immessi alla
rete. Si può immaginare la rete nazionale come una batteria di capacità infinita
dove il produttore immette l’energia prodotta e quando necessita la preleva. Il
vantaggio enorme di tale soluzione e’ che la rete nazionale non necessita di
manutenzione e costi aggiuntivi dovuti alle perdite di carica e scarica della
batteria e la sua sostituzione che avviene ogni circa 10 anni.
Il terzo contatore (contatore 3) cioè il normale contatore che si ha normalmente
in casa conteggia, il consumo energetico per i propri fabbisogni quando non vi
e’ produzione di energia elettrica dall’impianto.
In sintesi il contatore 2 ha la caratteristica di misurare l’energia immessa
nella rete Nazionale, mentre il contatore 3 quello di misurare il consumo. La
soluzione tecnica che si sta adottando attualmente e' che il contatore 2 e 3
vengono condensati in uno unico bi-direzionale.
Le tariffe di cui allo schema precedente valgono per tutti quegli impianti che
entreranno in funzione nel 2007, il decreto definisce altresì le tariffe che
verranno applicate agli impianti che entreranno in produzione negli anni
successivi al 2007 fino al 2010 compreso; in pratica ogni anno successivo al
2007 verranno applicate le tariffe dell’anno precedente ridotte del 2%.
Le tariffe specificate nel decreto possono essere ulteriormente maggiorate (fino
ad un massimo del 30%) qualora l’impianto sia abbinato ad interventi di
efficienza energetica; in particolare ad ogni riduzione del 10% del fabbisogno
energetico di ogni unità abitativa (ottenuto attraverso interventi tesi alla
riduzione delle perdite energetiche) farà seguito un aumento di pari entità
della tariffa incentivante (fino, appunto, ad un massimo del 30%).
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